Storia e origine degli occhiali
26 Agosto 2019

Storia e origine degli occhiali

Storia e origine degli occhiali: un’evoluzione che vede il dispositivo da semplice pietra da lettura ad un vero e proprio accessorio di moda. Secondo gli esperti, gli occhiali sono la quinta invenzione più importante mai realizzata, e il motivo è semplice: con gli occhiali, le persone con difetti visivi potevano finalmente vedere bene.

Oggi per noi è scontato, ma per secoli molte persone hanno vissuto e sofferto con un difetto visivo che non poteva essere corretto. L’innovazione, nel tempo, ha contribuito a creare dispositivi sempre migliori, permettendo a tutti una visione nitida e perfetta, da 10 decimi!

Storia e origine degli occhiali: una svolta nella storia culturale dell’umanità

La storia degli occhiali segna una svolta, non solo riguardo la salute degli individui ma anche a livello culturale: chi accusava disturbi finalmente aveva la possibilità, oltre di vivere più serenamente, anche di studiare, leggere, ampliare le proprie conoscenze.

Dal 37 al 68 d.C., l’imperatore Nerone usava un dispositivo visivo arcano ma molto in voga fino al 19° secolo, ovvero una pietra verde trasparente che posta di fronte agli occhi sembrava “rinfrescasse” la visione non nitida. Dal 19° secolo, gli occhiali da sole del periodo infatti avevano le lenti verdi e venivano indossati anche all’interno.

Il primo dispositivo visivo: l’invenzione

Fu lo studioso arabo Ibn al-Heitam (965-1040 d.C.), a suggerire le prime lenti levigate come ausilio a chi aveva disturbi visivi. Però la sua idea di usare parti di una sfera di vetro da ingrandimento è stata messa in pratica solo dopo molti anni.

Infatti, il suo libro dell’ottica è stato divulgato solo nel 1240, e interessò in particolare le comunità monastiche, che nel 13° secolo, in Italia, svilupparono una lente di cristallo di rocca e quarzo che posta sulle pagine ne ingrandiva i caratteri scritti.

Nel periodo si diffuse il termine tedesco brille, che significa occhiali e deriva da berillo, il cristallo di rocca usato per le lenti.

Dove nacquero gli occhiali

Verso la fine del 13° secolo, a Murano (VE), da sempre nota per la lavorazione del vetro, i maestri cristalleri molarono per la prima volta due lenti convesse incastonate in due cerchi di legno uniti da un segmento e un rivetto. I maestri crearono il primo paio di occhiali, e nonostante fosse ancora primitivo, all’epoca era il miglior dispositivo visivo desiderabile per il comfort visivo.

Negli anni, i maestri sostituirono il segmento a rivetto con un arco, e per la montatura passarono dall’uso del legno al piombo. Finalmente gli occhiali assunsero l’aspetto dei dispositivi a cui siamo abituati oggi. Furono introdotte le astine che posano dietro le orecchie, che permettevano agli occhiali di stare sul viso senza doverli tenere con una mano.

Dal 16° secolo in poi, si cominciò ad usare materiali diversi per realizzarli: dalla pelle al guscio di tartaruga, al corno, al ferro, argento, bronzo. Ovviamente erano materiali pregiati, e solo i più facoltosi potevano permetterseli.

Storia e origine degli occhiali: si arriva all’occhiale moderno

Siamo nel 18° secolo, l’evoluzione degli occhiali proseguiva. C’era un problema da risolvere, ovvero l’aderenza al volto. Con le aste, si risolveva il problema della presa, ma sul naso scivolavano ancora. La perfezione si raggiunse nel tempo, verso l’inizio del 20° secolo, con i naselli.

Una curiosità: nel 1784 Benjamin Franklin creò un paio di lenti bifocali, precursori delle lenti varifocali moderne. Ancora oggi, le lenti bifocali sono note come “occhiali Franklin”.

Oggi, la qualità della visione è a portata di tutti: venite in uno dei centri GT OTTICA MODENA per scoprire la soluzione migliore ad ogni problema di visione, e ovviamente le montature più leggere, sicure e fashion che possiate desiderare. Vi aspettiamo!

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